lunedì 14 settembre 2015

Il Divino - Hanuka, Hanuka, Lavie


Ma com'è, una volta le tue opinioni non richieste sui fumetti che hai letto non le iniziavi con la copertina? Eh si, ma il punto de Il Divino sta tutto qua.
Questi sono i gemelli Johnny e Luther Htoo, due ragazzini dodicenni birmani che, oltre ad avere l'hobby del sigaro, negli anni '90 sono stati leader di un gruppo di guerriglia armato chiamato La Mano di Dio (come Maradona ma con più Kalashnikov) che combatteva nell'est del paese contro il regime oppressivo militare dello stato. I ragazzini erano venerati a tal punto dai loro seguaci che si diceva avessero i poteri maggichi e fossero invulnerabili tanto ai proiettili quanto alle mine antiuomo (come Maradona ma con meno scudetti).
Questa foto è diventata in poco tempo un po' il simbolo del problema dei bambini-soldato in Asia e gli autori, imbattuticisi per caso nel 2007, decisero di farci su un fumetto.

The Divine, appunto
Eccovi la copertina adesso:


La storia del fumetto ha in verità poco a che fare con la Storia quella vera, quella della foto, se non fosse che ci sono due gemelli di 12 anni, uno coi capelli di Skrillex e la sigaretta in bocca e l'altro che sembra un poco ricchiunciello coi poteri maggichi che guerrigliano per la libertà.
Il resto della storia è... ma sapete na cosa? Tutto sommato non c'è nemmeno bisogno di parlarne, la conoscete, l'avete vista e stravista in tutte le salse, cade in quella macrocategoria che io tendo a definire balla coi lupi.
Abbiamo tutti un balla coi lupi. Anche voi avete un balla coi lupi, sono sicuro. Si da il caso che il mio balla coi lupi sia Balla coi Lupi. Mi spiego:
C'era una volta un piccolo Mik che all'età di 7-8 anni, come tutti i bambini di 7-8 anni, aveva il controllo esclusivo del telecomando. Capirete lo stupore quando, in una sera del '92 o giù di lì, al buona sera di Michele Cucuzza che tradizionalmente sanciva l'inizio della sua potestà televisiva, si sente dire dal padre: "Non cambiare canale, stasera devo vedere io la televisione. Devo vedere BALLA COI LUPI". Dopo aver passato tutte le fasi dell'elaborazione del lutto, provando prima a cambiare lo stesso canale come se non gli fosse stato detto niente, poi a sbattersi per terra in preda a crisi isteriche, passando ai tipregotipregotipregotiprego e se mi fai vedere stasera poi ti prometto che domani vedi tu per poi finire imbronciato a un lato del divano, il piccolo Mik iniziò a guardare Kevin Costner ed i suoi folti baffoni autoalimentare il proprio ego per tre ore e mezza di film.


Un balla coi lupi ce l'avete pure voi quindi, non si scappa, è il primo film che avete visto in cui tizio bianco, generalmente americano, va ad ammazzare selvaggi in terra selvaggia ma per i casi della vita e gli scherzi del destino si trova a strettissimo contatto coi selvaggi che si rivelano non essere poi tanto selvaggi e finisce con lo scoparsi la figlia del capotribù e sparare ai bianchi. Se siete più giovani magari il vostro Balla coi Lupi potrebbe essere L'Ultimo Samurai, o Avatar, se siete più vecchi inece Lawrence d'Arabia, o Superman, o qualcosa nella Bibbia.
E' una roba talmente usata ed abusata che non vale nemmeno la pena stare a parlarne. Può essere fatto bene, può essere fatto male, ma quest'è. In questo caso è abbastanza nella media, con una parte iniziale troppo lunga e troppo lenta, personaggi tagliati con l'accetta e poco interessanti ma ritmo vivace nella seconda parte.

Se questo fumetto, abbiamo appurato, non passerà agli annali per storia e originalità, cosa resta?
Beh, restano le tavole dei fratelli Hanuka, coi disegni tirati via il giusto, un po' piatti nella prima parte in america ma poi sfrenati e scatenati nella seconda parte, con dei colori acidi che sembrano usciti fuori da Hotline Miami e il bellissimo contrasto tra gli esseri appartenenti al mondo magico e quelli appartenenti al mondo reale di cui vi lascio qualche esempio qua sotto





Il fumetto è stato pubblicato in Francia da Delcourt ed in America da First Second, mentre in Italia è uscito da poco edito da Bao Publishing in una bella edizione cartonata a 19.90€, e se vi spicciate lo trovate ancora in sconto assieme al resto del catalogo Bao per un'altra decina di giorni.

Nella scala dei balla coi lupi che va da Balla coi Lupi a Balla coi lupi, questo Il Divino è Balla coi Lupi, ma in edizione restaurata piena di frizzi e lazzi e con l'HD che conti i peli sulle penne in testa a Kevin Costner e gli occhiali treddì che UAAAAHHH, QUELL'ACCETTA SEMBRA CHE ESCE DALLA TELEVISIONE

sabato 14 febbraio 2015

Il Mik Consiglia - Febbraio 2015

5 fumetti 5 questo mese non ce li ho, facciamo 4 va!


Spider-Man: Il Regno

Il capolavoro di Kaare Andrews: l’ultima storia di Peter Parker, l’Uomo Ragno. Torna in edizione Best Seller una delle migliori ragno-storie di sempre. Dall’autore di Iron Fist e del film Cabin Fever 3. Il ritorno del Cavaliere Oscuro in versione ragnesca!

Futuro distopico, vecchio eroe in pensione che si reinifila la calzamaglia per raddrizzare un po' di torti. Kaare Andrews scrive e disegna, Josè Villarrubia colora in questo fumetto che è ben altro che la versione ragnesca del Cavaliere Oscuro. Le pagine del vecchio Peter ossessionato dallo spettro di Mary Jane vi rimarranno dentro.
Also, questa ristampa è in edizione economica! Prendete, su!

Panini Comics, Brossurato, 160 pagine a colori, 6.50€


Superior Spider-Man vol.1: Più che Stupefacente

Un finale tragico… e un nuovo inizio!• L'’epico scontro finale tra Spider-Man e il Dottor Octopus ha avuto un esito che nessuno poteva prevedere.
Una delle saghe di Spider-Man più discusse di tutti i tempi!• Superior Spider-Man di Dan Slott e Ryan Stegman segna davvero un nuovo inizio per Spider-Man, mantenendo invariati il divertimento e l’'azione!

Doppia dose di Uomo Ragno sta settimana! Ho esplicitato il mio pregiudizio e la mia iniziale diffidenza per poi finirne a tessere le lodi di Superior Spider-Man più e più volte su questi schermi, vi rimando a quello che dicevo alla fine del 2013 nel mio listone di fine anno

Panini Comics, Cartonato, 120 pagine a colori, 9.90€


Batman Crazy Love

Un classico di Batman nella versione “cartoon” di Paul Dini e Bruce Timm, con la prima apparizione a fumetti di Harley Quinn, e alcune delle migliori storie realizzate insieme dal duo responsabile di BATMAN: THE ANIMATED SERIES, la serie animata che ha rivoluzionato il mondo del Cavaliere Oscuro.

Paul Dini è stato la mano dietro Batman: The Animated Series, sceneggiatore di Detective Comics e della serie di videogiochi Arkham. Harley Quinn ha una storia curiosa, perché è nata proprio su Batman TAS per poi essere trasportata nei fumetti.
E poi, dai, su, è S. Valentino oggi, non fate i duri e puri, tutti amano Harley Quinn!

RW/Lion, Brossurato, 204 pagine a colori, 15.95€


Mara

Mara racconta la storia di un’atleta in un mondo futuro ossessionato dallo sport e dalla guerra. Quando la giovane inizia a manifestare incredibili superpoteri, il mondo che una volta l’acclamava si rivolta contro di lei. Per la giovane, abituata ad avere fama e ricchezze, è un’odissea.

In un futuro in cui le nazioni sono continuamente in guerra l'unico sfogo delle masse sta nello sport, e Mara è la star. Allenata e bioingegneristicamente migliorata fin da bambina, questa pallavolista ancora teenager è la più grande sportiva di tutti i tempi. Ma pian piano sta incominciando a diventare qualcosa di più.
Ambizioso negli intenti, nel voler raccontare l'ascensione di una ragazzina ad essere onnipotente, un po' confuso e frettoloso ma comunque interessante. Io e Brian Wood c'abbiamo questa incompatibilità di fondo con cui non riusciamo a venire a patti, quindi il fatto che mi venga da segnalarlo è notevole. Io ho fatto il primo passo, brian, adesso tu potresti iniziare a fare bei fumetti per contraccambiare

Panini Comics, Brossurato, 144 pagine a colori, 14€

mercoledì 4 febbraio 2015

Cotto a Puntino - Guillame Long

Non è che mi sia fatto prendere pur'io dalla cucinamania che sembra esser scesa sull'Italia da qualche anno a questa parte, eh! Si, certo, Mi piace guardare Bastianich che sputa nei piatti, Cannavacciuolo che tira i suoi benevoli schiaffoni ai cuochi dei ristoranti in rotta di fallimento, son diversi anni che non mi perdo una puntata di Hell's Kitchen... però non metto mano ai fornelli se non costretto e la Clerici e la Parodi manco morto!
Fatto sta che una di ste sere in libreria, in cerca di qualcosa di diverso da leggere, mi trovo davanti questo fumetto e, considerato che a pranzo non avevo mangiato niente decido di portarlo in cassa per farmi del male per tutto il viaggio in treno fino a casa. Ricordo pure di averne letto un minitrafiletto su una delle classifiche di fine anno Migliori Fumetti del 2014 di qualche rivista generalista, quindi il nome mi ronzava in testa.
Piccola parentesi, intendiamoci, io non mi fido granché delle recensioni di fumetti che trovo su Panorama, L'Espresso o chi per loro perché in linea di massima son scritte dalle stesse persone che recensiscono i libri, che di fumetto non capiscono niente, e se ti va bene usano gli stessi metri di giudizio che sono stati abituati ad usare coi libri per anni (cosa che non si fa perché ovviamente libro e fumetto son due oggetti diversi, dalla struttura diversa, che usano un linguaggio diverso, hanno scopi diversi... l'ho scritto abbastanza volte DIVERSI no?), ma se ti va male il fumetto nemmeno l'hanno sfogliato e riempiono la loro classifica un po' per sentito dire, un po' perché gli tocca, un po' per moda e un po' per far piacere all'amico, però m'era venuta la curiosità di vedere com'è fatto un libro di cucina a fumetti e questo era l'unico di cui avessi mai letto qualcosa, per quanto da una fonte non esattamente affidabile, quindi l'ho preso praticamente a scatola chiusa.


Quindi mi siedo nel treno, inizio a sfogliare e... "Sto Cotto a Puntino è proprio na strana bestia" penso dopo cinque minuti, non è affatto un libro di cucina ma sembra più un diario, una collection di microstorie più o meno legate alla cucina: in una pagina lui che si gasa per un grembiule nuovo, poi tre pagine su come si fa il caffé, poi una pagina con una ricetta sull'insalata di dente di leone, due pagine su come si abbuffa di ciliegie, mezza pagina su come gli faccia schifo il pesce impanato... Il risultato è scollato e disomogeneo, come gli è venuto in mente a questo di scrivere un fumetto in questo modo?
Al che mi viene il dubbio, apro il risvolto di copertina con la biografia dell'autore e "[...] Dal 2009 il nostro raffinato buongustaio può dirsi un uomo soddisfatto, dal momento che trova il modo per unire con umorismo cucina e fumetti all'interno di un blog gastronomico ospitato sul sito del quotidiano Le Monde e opportunamente chiamato Cotto a Puntino".
AAAAHHH! (urla di morte) Una raccolta da blog? Una FOTTUTISSIMA raccolta da blog? Dovrebbe esserci una legge che ne vieti la pubblicazione, o che renda almeno obbligatorio un banner grosso grosso e rosso in copertina con su scritto ATTENZIONE RACCOLTA DA BLOG!
Forse non s'era capito ma io odio le raccolte da blog, sono sbagliate a prescindere. La tavola da blog ha un senso nella sua immediatezza e nella sua contemporaneità, buttata in un libro in mezzo a 70 suoi simili a distanza di anni non solo perde lo spirito del momento in cui è stata scritta e pubblicata, ma perde di acume: è stata scritta per essere letta in un minuto scarso ed in quel poco tempo deve lasciare il segno, in un insalatone questa caratteristica strutturale si perde. E' come la Legge di Conservazione del Ninjutsu: in ogni battaglia è disponibile solo una quantità finita di Ninjutsu, perciò un solo ninja è una macchina di morte, tanti ninja sono carne da cannone.
Insomma, se lo sapevo non lo compravo proprio.


Astio pregiudiziale a parte, le storielle son carine e simpatiche, non mi sognerei mai di dire utili ma comunque curiose. Le meglio riuscite sono i reportage in bianco e nero lunghi una decina di pagine o poco più dei viaggi culinari di Guillaume all'estero, a Budapest e Venezia, comprensivi di recensioni di ristoranti, consigli turistici, momenti sfiziosi... Bello! Per il resto si alternano ricettine semplici semplici e momenti personali senza grandi scossoni.
I disegni, per quanto ad una prima occhiata sembri che se davo dieci mila lire al mio falegname le faceva meglio, hanno stile e carattere, e sono meno semplici di quanto sembri: c'è una tavola a inizio volume dedicata a "come riconoscere il pesce quando non ha la forma di un pesce e stupire così il vostro pescivendolo" dove sono rappresentati 35 filetti con poche linee e pochi colori ma in maniera azzeccata. Se avete preso qualche volta la matita in mano sapete quanto sia difficile a volte rappresentare gli oggetti di uso più comune, perché se con l'anatomia, le prospettive, i palazzi e le automobili puoi aver fatto tanta pratica non ti viene in mente di disegnare una caffettiera, uno scolapasta, 35 filetti di pesce o venti pomodori di specie diversa finché non ti trovi effettivamente a doverlo fare.

Insomma un volumetto carino, curioso e sfizioso ma difficilmente ne comprerò un seguito. Piuttosto leggo il blog che tanto il francese si capisce, va.

In una scala dei tuoi piatti preferiti che va da pasta e zucca (mia nemica fin dai tempi dell'asilo) a spaghetti con le vongole (se esistesse un dio mangerebbe solo quello), cotto a puntino è un piatto di orecchiette con le cime di rapa (ricetta tra l'altro contenuta pure nel libro): non lo ordinerei mai, se me lo trovo davanti però me lo mangio ed è capace che mi piace pure, ma continuerò a non ordinarlo mai

martedì 20 gennaio 2015

Kobane Calling - Zerocalcare

Ovvero Carcare gioca a fare il Joe Sacco disimpegnato ma disegnato meglio (che sarebbe un po' fare il Guy Delisle), e non gli riesce nemmeno male.


Internazionale è una rivista di approfondimento che pubblica ogni settimana una selezione di articoli ed editoriali provenienti da testate giornalistiche sparse per il mondo. A noi di quello che succede nel mondo, tra le colonnine di questo blogghetto qua, frega il giusto, Ce lo ritroviamo giusto perché nel numero di questa settimana c'è un reportage a fumetti di Zerocalcare (una roba breve, una 50ina di pagine) nato dalla sua permanenza per alcune settimane sul confine turco-siriano , nei pressi di Kobane, dove curdi e Isis, per metterla giù semplice e veloce, si sparano.

Cosa ci troverete qua dentro se deciderete di mettere sti 3€ in mano al giornalaio? Esattamente quello che vi aspettate, un racconto sentito, molto personale, infarcito di citazioni pop e narrato con tono leggero... nzomma Carcare, su!
Le pagine più belle sono le prime due dove di notte, seduti sul tetto di una casa, Calcare e un tizio del luogo ascoltando il RATATATA ed il TUM. TUM. TUM. delle armi da fuoco fanno il punto della situazione sullo stato delle cose in maniera intelligente ed incisiva. Il fumetto è poi costruito come una raccolta di momenti, di scenette lunghi 3 o 4 pagine alla Zerocalcare (o visto il tema, ancora una volta, alla Delisle) dove cerca di raccontare la quotidianità a Kobane mentre porta avanti in parallelo un percorso interiore, dove cerca di rispondere alla domanda "Ma io perché so venuto qua?". La risposta è dentro di te. Ma è sbagliata.

Devo comunque far presente che, nonostante dica subito che vuol fare inchiesta diversa, senza sensazionalismi e sciacallaggio a differenza dei media che trattano di solito la faccenda, un po' ci casca perché ce l'ha nel sangue, non fa la conta dei morti e non riporta il tempo di coagulazione del sangue che fuoriesce dai fori di proiettile, ma di momenti facilotti e moralette scontate tra amori su skype, vecchi saggi e canzoni attorno al fuoco ste 50 pagine so belle zeppe...Ma che gli fai, è la sua natura... D'altro canto c'è anche da dire che mentre la maggior parte dei giornalisti ha una concezione del fare l'inviato all'estero che consiste nel leggere Twitter e intervistare le vecchiette all'uscita dal supermercato sto tizio s'è messo lo zaino dietro le spalle e se n'è andato dove cadono le bombe, nonostante la faciloneria c'è più giornalismo qua che nell'intera redazione del TG1.

Insomma fare il giornalista non è il suo mestiere, da un certo punto di vista non ci prova nemmeno, ma nonostante questo non gli riesce nemmeno tanto male, c'è molto di buono qua dentro, tanto nelle intenzioni quanto nel fumetto.
Bravo Carcà, applicandoti un altro po' potresti quasi diventare un fumettista impegnato!

E comunque si, c'hai ragione e non so come ho fatto a non fare prima il collegamento, i soldati dell'Isis so proprio i punk di Ken il Guerriero

martedì 6 gennaio 2015

Il Mik Consiglia - Gennaio 2015

5 fumetti 5 che seppure mi fossi spicciato per scrivere questo post prima del sei non avreste mai potuto comunque trovare nella calza perché devono da uscì.



Diario del Cattivo Papà vol. 3

Si dimentica della visita del topino dei denti, traumatizza la propria figlioletta con la spaventosa storia di un albero che cresce nel suo pancino, elargisce consigli poco oculati per insegnare l'antica arte della boxe al maschietto di casa... Terribile, dispettoso e irriverente, Delisle si racconta alle prese con la prole in situazioni che rasentano l'assurdo, nelle quali probabilmente - tanti altri papà non faticheranno a riconoscersi. Dall'autore di "Cronache di Gerusalemme", le confessioni di un padre politicamente scorretto: uno spassoso diario che sa anche volgere un tenero sguardo sul mondo dell'infanzia.

La quarta di copertina è quella del numero 1, quella del 3 non l'ho trovata, ma il senso è quello... Guy Delisle è quello che s'è fatto un nome (a merito) con le cronache a fumetti dei suoi soggiorni in terra straniera, in cui con occhio occidentale andava ad osservare contesti molto distanti... Pyongyang, Cronache Birmane, Cronache di Gerusalemme... ve lo ricordate, no? In quei fumetti erano spesso presenti brevi sketch che raccontavano la sua vita da padre a tempo pieno, ha visto che funzionavano ed ha deciso di tirar fuori questa serie di volumi, un vero e proprio diario da casalingo disperato

Rizzoli-Lizard, brossurato, 190 pagine in bianco e nero, 12€


Secret Avengers & Moon Knight di Warren Ellis


•UNA SQUADRA-OMBRA DI VENDICATORI CREATA DA STEVE ROGERS PER AFFRONTARE LE MISSIONI PIÙ PERICOLOSE!
•Gli Eroi più… segreti della Terra! •Raccolto in volume l’'apprezzato ciclo di Warren Ellis. Disegni di alcuni degli artisti più importanti dei comics USA.

+

A GRANDE RICHIESTA UN PERSONAGGIO DI CULTO VISTO SOTTO UNA LUCE INEDITA! 
Per le strade di New York si annidano minacce che solo il più insolito e oscuro degli eroi può affrontare... Una delle serie All-New Marvel NOW! più amate dalla critica e dal pubblico statunitensi Testi di un fuoriclasse dei comics come Warren Ellis

Double Feature, tanto se comprerete l'uno prenderete anche l'altro.
Di Moon Knight scritto giusto nel post precedente, il miglior fumetto del 2014 secondo me. Per Secret Avengers vale lo stesso, è uscito qualche tempo prima ma son sempre 6 numeri, sempre storie autoconclusive, sempre alto livello.

Entrambi Panini Comics, brossurato, 144 pagine a colori, 12€


Teenage Mutant Ninja Turtles #18 - Scontro Urbano parte 1

Dopo mesi di preparazione, finalmente Shredder è pronto a sferrare quello che, nelle sue intenzioni, sarà l’attacco decisivo nei confronti delle Tartarughe Ninja. E questa volta potrebbe davvero avere la meglio... Debutta Scontro Urbano, la più grande saga finora vissuta dalle TMNT, e le strade di NY non saranno più le stesse! 

Qui inizia il meglio che abbia dato finora la nuova serie IDW delle Turtles, l'arco narrativo City Fall, in cui Shredder plagia la mente di Leonardo che diviene suo chunin ed insieme iniziano a fare casino bruttobruttobrutto in città. Questa serie delle Tartarughe è molto divertente e questo numero rappresenta un ottimo punto d'inizio per eventuali nuovi lettori (che possono saltare così pure un po' di robaccia pubblicata prima...), provatelo!

Panini Comics, Brossurato, 48 pagine a colori, 3.30€


Sette Detective

Se i sette più grandi detectives del mondo vengono contemporaneamente convocati a Scotland Yard, vuol dire che sta succedendo qualcosa di davvero molto grave. Una serie di efferati omicidi sta sconvolgendo Londra e l'ineffabile assassino ha lanciato un guanto di sfida a tutti gli investigatori del pianeta: "Fermatemi, se ci riuscite!". Una storia appassionante segna il ritorno di una serie amatissima da tutti i lettori, giunta ormai al tredicesimo numero. Eric Canete in forma eccezionale delizia le pupille di tutti gli appassionati del ben disegno con il suo tratto evocativo, mentre la trama imbastita da Herik Hanna è degna dei migliori giallisti! Un appuntamento imperdibile!

Tredicesimo dico tredicesimo volume di Sette, serie di volumi autoconclusivi scritti e disegnati da autori diversi, tutti di diverso genere, tono e personaggi (sette cavalieri, sette pirati, sette yakuza...), questi ultimi però accomunati dal numero, diciannove. Si lo so so tropp simpatic.
Questo in particolare non l'ho letto, ma son quasi sempre quantomeno sfiziosi, e poi in questo c'è Eric Canete che mi piace assai

RW/Linea Chiara, cartonato, 64 pagine a colori, 11.95€


Multiversity #1

Incomincia Multiversity aleohoh! Ho cercato di presentare la storia e il progetto sempre nel famoso post della settimana scorsa sul meglio del 2014. Dato che parlarne non è facile andatevelo a rivedere please, non mi ci fate riprovare. Il numero esce con la "bellezza" di 5 variant, per quelli a cui piace spendere i soldi a caso.
RW/Lion, 64 pagine a colori, 3.50€




Per il resto si segnala al volo l'inizio di una ristampa in bianco e nero di Gotham Central, che mi mette in difficoltà perché Gotham Central è sempre Gotham Central ma le ristampe in bianco e nero sono da barbari, e una nuova ristampa di Hellblazer dall'inizio, dal #1 di Delano, ma con l'ingannevole nome di Constantine e l'ingannevole copertina yeah modernz.
Au revoire!

domenica 28 dicembre 2014

Best of 2014 - The Listone's Return

Nzomma, come l'anno scorso rieccomi qua a smaltire l'abbuffata natalizia col listone dei migliori fumetti di supereroi e affini secondo me. Ma non potevi andare a correre come fanno tutti? No, fa freddo, e ho paura che se mi allontano troppo qualcuno si magna l'ultima fetta di sacher con la nutella...


10. The Amazing Spider-Man



Otto se n'è andato (per un po'), Peter ha ricominciato a far casini, ma il Ragno di Slott resta sempre una delle robe più divertenti da leggere che le grandi case USA producano.
Ad oggi siamo invischiati in Spider-Verse, storyline in cui l'allegra famiglia di Morlun (ve la ricordate la saga di Strac, no?) va in giro per il multiverso a cacciare Uomini-Ragno da cucinare e sgranocchiare nelle feste, ma un Ragno, superiore a tutti gli altri, se ne accorge e inizia ad organizzare la resistenza raccogliendo quanti più omologhi possibile dalle varie realtà alternative per cercare di fermare la mattanza.
Figata oh.
E poi c'è Spider-Gwen, La Gwen Stacy di una realtà alternativa in cui è stata lei a ricevere i poteri al posto di Pater Parker, e a tempo perso suona la batteria nelle MaryJanes canzoni che dovrebbero suonare più o meno così


9. New Avengers



Il Multiverso sta morendo. Periodicamente due universi si incrociano per un breve lasso di tempo per poi collassare l'uno sull'altro e venire distrutti entrambi, se però durante il periodo di "incrocio", detto l'incursione, uno dei due pianeti viene distrutto sarà solo uno dei due universi a morire.
Nell'universo Marvel quando si tratta di prendere scelte così serie e così importanti son sempre gli Illuminati a farsi avanti, tenendo però il resto del mondo all'oscuro. Ma che fare? Restare immobili, condannando tutto il proprio universo alla morte oppure sporcarsi le mani, condannarne un altro per salvare il proprio?
Dramah a pacchi in questa bella serie di Hickman.


8. Ms Marvel



Kamala Khan ha ben poco in comune con la classica supereroina a cui eri abituato. Niente tutine attillate, niente cosce di fuori, niente zizze in bella mostra, niente biondi capelli fluenti, è una ragazzina arabo-americana dall'aspetto abbastanza anonimo i cui poteri vengono risvegliati dal contatto con la nebbia terrigena degli inumani, che idolatra Carol Danvers e si diverte un sacco a fare il supereroe
La Marvel sembra aver capito che anche le ragazze possono leggere fumetti, Ms Marvel ricorda l'Ultimate Spider-Man dei bei vecchi tempi ed alle matite c'è Adrian Alphona, cui vorrò sempre tanto bene.


7. The Wicked + The Divine



Dalla premiata ditta Gillen/McKelvie, quelli di Phonogram e di Young Avengers (terzi l'anno scorso in questa classifica, il premiati si riferisce a quello!). Ogni 90 anni, 12 dei si reincarnano come giovani esseri umani. Possono fare quello che gli pare, ma moriranno dopo 2 anni.
Fa tanto tanto Phonogram, e tanto basta per piazzarsi.


6. Southern Bastards



Jason Aaron è un uomo del sud, e per quanto il sud degli Stati Uniti sia diverso da quello italiano (loro c'hanno la salsa barbecue noi il ragù, loro il Football noi il pallone, loro il country noi i neomelodici...) tra gente del sud ci si capisce e ci si sta istintivamente simpatici.
In Southern Bastards Earl Tubb torna dopo anni al paesello natio, lo trova sotto il tacco del coach della locale squadra di football, prende un grosso randello e prova a raddrizzare le cose con quello.
Aaron racconta di personaggi vecchi e stanchi calati in un'atmosfera di profondo disagio, Latour li ritrae da grande professionista ma plauso va alla colorazione, sempre di Latour con l'aiuto di Renzi (no quello, un altro), con dei giochi di luce/ombra notevoli.
Tutto questo senza contare che è la roba più Scalped sia uscita da quando è finito Scalped.


5. Sex Criminals


Ragazza scopre, al primo orgasmo, di avere il potere di fermare il tempo e di potersi muovere a piacimento in un mondo congelato in un attimo. Ragazza conosce Ragazzo ad una festa universitaria, ci finisce a letto, scopre che anche Ragazzo ha lo stesso potere. Da li ad "andiamo a scopare nel bagno della banca, così poi la svaligiamo" il passo è breve, ma Ragazza e Ragazzo non hanno fatto i conti con la Sex Police, armata di dildo e gatto a 9 code!
Originale quando non strano per il gusto di essere strano ma preparato con molta cura e mestiere. Ma divertente, soprattutto.


4. Multiversity


Di Muliversity Morrison parla da quasi 10 anni, dalla fine di 52, il suo grande progetto per dare una forma definita al multiverso DC.
Multiversity è fatto di un #1 ed un #2. uno uscito ad agosto l'altro previsto per maggio 2015, che raccontano e racconteranno la storia principale, di come la struttura stessa del multiverso sia minacciata da un antico nemico e di come una sorta di multijusticeleague capitanata dal Superman Obama di Terra23 cerchi di annientarlo. In mezzo ci sono una serie di 9 one-shot, tutti ambientati in una delle 52 Terre, e tutti scritti e disegnati in modo da rispecchiare il "tono" di quell'universo, quindi se The Society of the Super-Heroes: Conquerors of the Counter-World è un fumetto pulp a la Doc Savage Thunderworld Adventures: Captain Marvel and the Day that Never Was ricorderà da vicino un cartone animato della Pixar e via così. Per risolvere il problema di partenza gli eroi dei vari universi dovranno collaborare, ma l'unico modo che hanno di interfacciarsi tra di loro è tramite i fumetti, perché quello che è "storia" in un universo è "una storia" disegnata nell'altro.
L'ho messa giù in maniera un po' confusa? Forse si, ma la faccenda qua è veramente intricata!
Il punto è, a sto giro Grantuccio nostro porterà a casa il fumetto della vita oppure sarà vittima delle sue ambizioni, si sarà buttato in un progetto troppo grande per le sue forze? Non si sa, aspettiamo l'estate.
Per adesso però abbiamo Pax Americana: in Wich We Burn, ambientato su Terra-4, quella abitata dai personaggi della Charlton Comics (quelli a cui si ispirò Moore per Watchmen), che è a tutti gli effetti Watchmen se fosse stato scritto oggi, tenendo conto della situazione geopolitica attuale e non di quella della guerra fredda, che è un numero straordinario, di una profondità spaventosa, in cui il tempo è completamente destrutturato (ricordate cosa diceva il Dottor Manhattan del tempo, no?) che inizia dalla fine e finisce con l'inizio, in cui ogni pagina è una storia a se e di cui si parlerà per gli anni a venire.
Seppure fallisse tutto, ci resterà questo, ed è più che abbastanza per il quarto posto.


3. Saga


Saga era qua anche l'anno scorso, è sempre più il fumetto meno indie della storia dei fumetti indie, ma di base è sempre quello e valgono gli stessi ragionamenti fatti allora. Da un certo punto di vista è notevole sta cosa, però, da 3 anni in giro, 4 volumi passati e riesce ancora a tenere alto e vivo l'interesse anche in una persona come me che ha la soglia dell'attenzione molto bassa. Poi, certo, i posti alti in classifica se li becca sempre "quello che non t'aspetti", quel fumetto che arriva dal nulla come da un altro pianeta, però questa consistenza e questa costanza sono notevoli.


2. Afterlife With Archie


A proposito di fumetti che non ti aspetti. Archie qua da noi non è mai stato un fenomeno, ho qualche vago ricordo di un cartone animato che vedevo da bambino ma proprio vago vago vago, in america invece questi hanno una serie ammiraglia mensile di più di 500 numeri e pubblicano in volume più o meno quanto la Dark Horse.  Caratteristica dei fumetti di Archie è quella di incarnare da sempre valori positivi quando non esplicitamente cristiani, morali facilotte, buon esempio, bontà zuccherosa ed essere molto fossilizzati nel tempo... C'avete presente l'amico vostro che dice "Aaahhh, che schifo leggi superman, io non leggo questa roba tanto non finisce mai e si torna sempre indietro!"? Se gli volete far venire un embolo così ce lo togliamo dai coglioni per sempre provate a dirgli che è dal 1939 che Archie sta al liceo, e in 75 anni ancora non ha deciso se andare al ballo con Betty o Veronica...
In Afterlife with Archie Hot Dog, il cane di Jughead, viene investito da un'automobile e il ragazzo lo porta da Sabrina la giovane strega (si, quella del telefilm) per guarirlo, ma non si può guarire quello che è già morto, quella è Necromanzia, ed una strega inesperta come sabrina potrebbe fare casino, far tornare il cane in uno stato di nonvita e, con un morso al padrone, dare il via all'apocalisse zombie...
Veder pubblicato un fumetto horror da una casa editrice che qualche decennio fa metteva i versetti della bibbia nei suoi fumetti fa specie, no?
Messo da parte l'effetto sorpresa, il fumetto è davvero bello, adulto, scritto da un Roberto Aguirre-Sacasa che riesce ad arrivare dove The Walking Dead per noia e saturazione non ce la fa più, e disegnato in nero blu e arancione da un Francesco Francavilla fantastico, uno dei talenti più puri possa vantare l'Italia ma che qua ci filiamo di striscio, purtroppo.
Leggendo questo fumetto troverete Archie con la barba, storie d'amore lesbo, lotte tra cani zombie, storie pseudoincestuose tra gemelli psicotici, e Sabrina sposa di Cthulhu. Cioè, ve lo ripeto, Sabrina data in sposa a Cthulhu!


1. Moon Knight


Ellis ha fatto un po' un hobby dell'andare in casa Marvel, prendere personaggi sfigatelli, scriverne le avventure per un po' di tempo, rilanciarli, restituirgli il lustro perduto (o dargli un lustro che non c'era mai stato) e andare via così come era arrivato. L'ha fatto con Iron Man, coi Thunderbolts, con una manica di personaggi di serie C mettendoli in un gruppo dal nome NEXTWAVE e tirando fuori la serie più bella del secolo, e l'ha fatto adesso anche con Moon Knight, riuscendo dove anche Bendis aveva miseramente fallito.
Moon Knight è il Batman di casa Marvel (ma quello non era Nighthawk? Si, anche, però quello è la copia dichiarata, questo un briciolo di dignità tutta sua ce l'ha) solo che veste completamente di bianco perchè non vuole nascondersi nell'ombra ma vuole che i nemici lo vedano arrivare, ed è completamente pazzo, con tanto di personalità multiple.
Di questo rilancio il team Ellis/Shalvey/Bellaire ha fatto un po' una ripulita del casino che c'era prima partendo più o meno da zero ed ha prodotto i primi 6 numeri, tutti autoconclusivi, tutti ottimi, tutti una demo di cosa sia possibile fare col personaggio. Tra i sei spiccano due in particolare, quello del sogno, in cui Mark Spector entra a tutti gli effetti nei sogni di una persona che vive di pane e funghetti allucinogeni, mettiamola così per non spoilerare più di tanto, dalle atmosfere lovecraftiane e psichedeliche, ed il mio preferito, quello a la Streets of Rage, un numero quasi del tutto muto in cui, per salvare una bambina rapita e nascosta nel piano più alto di un vecchio stabile, decide di entrare dalla porta principale, salire un piano alla volta menando mazzate a chiunque si trovi di fronte (stile the protector), con la vignetta che inquadra la scena sempre di lato, larga, con Moon Knight in uno dei lati, e con tanto di boss di fine livello proprio come in un beat-em up dei bei tempi.
Qua dal lato artistico più che il colore è da sottolineare l'assenza di colore: Moon Knight non è colorato di bianco, è non colorato, è una macchia di nulla bianco che taglia la vignetta e ne salta fuori con forza.
La cosa brutta è che dal 7 in poi la serie passa a Brian Wood, e quindi sono certo non la vedremo in questa classifica l'anno prossimo. Peccato.

sabato 6 dicembre 2014

Il Mik Consiglia - Dicembre 2014

5 fumetti 5 che a Natale è Natale e si può dare di piùùùùùùù

Si potrà pure dare di più ma il mesetto è bello fiacco...

Saga vol.4


Brian K. Vaughan firma la sceneggiatura mentre la giovanissima Fiona Staples è la curatrice delle tavole di questo fumetto, anzi “saga”, arrivata al quarto volume. Siamo nello spazio più profondo e Landafall e Wreath, un pianeta e il suo satellite, sono in guerra tra di loro. Uno è specializzato nella tecnologia mentre l’altro è pratico nella magia. Marko viene da Wreath, è un fante, conosce gli incantesimi; Alana, invece, è una soldatessa di Landafall. I due si innamorano mentre Marko è prigioniero in un campo militare di Landafall e a fargli la guardia è Alana. Il pretesto di tutto nasce da un romanzo rosa, definito perfino romanzetto, che parla dell’amore di un mostro e di una donna, di come i due imparino a convivere e a rispettarsi l’uno con l’altra, benché profondamente diversi. Alana lo legge a Marko e i due pensano sia rivolto a loro: a quelli, per essere più precisi, come loro. La convivenza tra le due razze è possibile e Hazel, la loro bambina, è una chiarissima prova. Per questo vengono braccati dai loro due pianeti d’origine, odiati dalle rispettive razze di appartenenza e denigrati e disprezzati: certe volte è più facile farsi la guerra che coltivare la pace.


Mmm, la quarta che come al solito  scopiazzo da Amazon parla più del primo che del quarto volume, tocca fare a me. Rispetto a come ci eravamo lasciati alla fine dello scorso libro, Hazel  c'è un salto in avanti nel tempo, quanto basta affinché Hazel da neonata in fasce passi a marmocchia che corre in giro e biscica qualche parola. L'allegra famiglia sembra aver trovato un po' di pace, nessuno gli corre dietro da un po', Marko fa il papà a tempo pieno mentre Alana l'attrice. Lo stress genitoriale però è forte, e il loro rapporto inizia a scricchiolare.
Il nuovo volume della miglior serie indiemaancheno, segnalazione obbligata.

Bao Publishing, Brossurato, 160 pagine a colori, 14€


Capitan Marvel 1

L’'inizio della nuova, fantascientifica collana All-New Marvel Now! dedicata a Carol Danvers alias Capitan Marvel! 
•Capitan Marvel resta invischiata in una guerra interplanetaria! 
•Un cast di comprimari nuovo di zecca! 
•Apparizione straordinaria dei Guardiani della Galassia!

Kelly Sue Deconnick, già moglie di Matt Fraction, ha dimostrato un po' a tutti che anche le ragazze possono leggere i fumetti se invece di pubblicare serie su generiche tettone per titillare le fantasie masturbatorie dei maschietti le si propone una serie su una donna vera, forte, in cui ci si possa immedesimare e che piglia a cazzotti i cattivi come questa incarnazione di Carol Danvers.
Zoe Quinn e la Sarkeesian are now amused

Panini Comics, Brossurato, 128 pagine a colori, 5€


Thor Dio del Tuono vol.1: il Macellatore di Dei

GLI DEI STANNO SCOMPARENDO!
•L’'unica speranza per questi mondi devastati è che Thor sveli l'’orrendo mistero del Macellatore di Dei! 
•Una scia di sangue minaccia di annientare il passato, il presente e il futuro di Thor!
•Aaron & Ribic, una sinergia creativa spettacolare!

Primo volume della raccolta di Thor: God of Thunder, la nuova serie tonante scritta da Jason Aaron e disegnata da Esad Ribic di cui ho scritto già diverse volte,
Prendete e tornate a casa.

Panini Comics, Cartonato, 128 pagine a colori, 9.90€


Topolino Platinum Edition

«Ho avuto il piacere di collaborare con Andrea Castellan, in arte Casty, e di realizzare “in tandem” alcune avventure. Ne ho apprezzato la grande capacità di costruire trame complesse, articolate, ricche di rimandi e che soprattutto cercano di ricreare il feeling delle storie da noi tanto amate: passione per la tradizione dei maestri Scarpa e Gottfredson, con un occhio al presente e ai suoi temi e linguaggi.… E poi, i soggetti dal sapore Twilight Zone, con richiami alla fantascienza anni Cinquanta, dove l’insolito si incunea nel quotidiano.»
Così parla, nella prefazione del volume, Enrico Faccini, sceneggiatore, disegnatore ed… ennesimo fan dell’'autore di questo prezioso volume che si aggiunge alla Black Edition di Faraci, regalando ai lettori la sensazione di avere tra le mani un… lingotto di storie dal valore inestimabile: “Topolino e il segreto della balena nera” - “Topolino e il magnifico Doppioscherzo” – “Topolino e la spedizione perduta” – “Topolino e gli Ombronauti” – “Topolino e l’anatema ridanciano” – “Topolino e la Jellamolecola” – “Topolino e le borbottiglie di Avaloa” – “Topolino e il mondo che verrà”.

Casty, deal with it

Panini Comics, Brossurato, 368 pagine a colori, 7€


Trillium

Scritto e disegnato da Jeff Lemire, questo fumetto è una storia d'amore transdimensionale e transtemporale tra un esploratore inglese del 1921 ed una botanica del 3797, un'amore che rischia di mettere i pericolo l'intero tessuto spaziotemporale.

Letto niente, di Jeff Lemire comunque ho letto un bel po', da Sweet Tooth a The Nobody, da Animal Man a The Nobody passando per Underwater Welder, direi che ci si può fidare

RW/Lion, 196 pagine a colori, 16.95€